All’inizio fu la pallavolo maschile ma presto venne il femminile, passione (e lavoro) che sono durati 25 anni. Dalle palestre di provincia con le under 14 fino alle più grandi emozioni.
All’inizio da “giovine” andavo a vedere loro:
Ravenna, Apeldoorn a Natale, e poi di nuovo Ravenna. Poi arrivò il periodo che non potevo far altro che stare in palestra, ore di allenamenti con la serie C e poi B, A2 e poi Scout (una delle prime tastiere per scriverli durante la partita l’ho usata io) ed i grafici tipo questo qui sotto non erano nemmeno immaginabili:
e poi potrei dilungarmi ma per fortuna vostra non lo farò.
Anni fa lo STOP, definitivo, senza appello. La vita ci porta a fare delle scelte, a decidere quale strada percorrere e quale abbandonare.
Ma la vita ti mette davanti anche delle sorprese, e l’anno scorso sono tornato in una palestra per due servizi fotografici
con Giulia e Silvia, atlete toscane e giocatrici della Yamamay di Busto. (QUI l’articolo di Giulia e QUI quello di Silvia).
Ormai siamo arrivati ai giorni nostri, a 20 giorni fa ed a ieri. La vita di nuovo mi ha dato una opportunità, ancora una volta con la società che più ha vinto l’anno scorso, e con persone di una squisitezza infinita.
E’ stato come non aver mai smesso di lanciare palloni, di valutare percentuali, di vivere tutto il giorno in tuta (o quasi). E mi sono trovato ancora in un palazzetto, vuoto stavolta, riempito in parte con il set e con i trucchi, con gli outfit, con le scarpe da provare e con i flash da far scattare. Metri di cavi, prolunghe, stativi ed obiettivi. Ma sempre grandi emozioni, diverse ma simili.
Ecco alcune immagini del backstage fotografato dall’amica Paola.