La luce? Quella della fiera s’intende. La location? Un “dietro le quinte” caotico, eccitato, dove tutti hanno da fare qualcosa e la devono fare in quel preciso momento.
La protagonista? Una ragazza, si vede, è chiaro, è lampante.
Il momento? Quei 30/40 secondi nel quale la modella attende di salire sulla passerella. Quei pochi istanti dove respira. Pronta, dopo un cambio volante, a far sognare gli spettatori.
No, non è necessario avere flash, softbox, pannelli riflettenti. Non è necessario mettere in posa, dirigere. Non è necessario niente quando si può fare tutto con uno sguardo.
Dedicato a tutte le modelle che ho conosciuto in vita mia, e anche a quelle che conoscerò…