Una settimana, cortissima per quanto è volata via, la mia. Una settimana fatta di palestre, nuove amicizie, di un inglese un po’ arrangiato, di guide notturne e di sveglie prima dell’alba.
Sì, perchè allenarsi alla Texas Dreams Gymnastics vuol dire essere in linea davanti agli allenatori alle 7,00 precise di mattina. E vuol dire vedere la palestra così quando arrivi:
Poi quelle quattro ore di allenamento le passi lavorando, facendo due parole in un attimo di pausa con una delle ragazze, due parole con gli allenatori o con Alessandro e il primo allenamento è già finito.
I giorni sono passati così, come un salto al volteggio!
Abbiamo avuto anche del tempo libero, abbiamo fatto la spesa per una bella cena italiana a casa di Kim e Chris, abbiamo assaporato hamburger, gelati, mele splendidamente lucenti!!
Ho guidato sotto un temporale da paura nella notte e ho ringraziato che l’auto non si sia fermata in una di quelle piscine gigantesche che ho trovato per strada!
Ma più di ogni altra cosa, sono stato con loro. Con le dieci atlete che hanno vissuto questa esperienza, con i loro tecnici e con il loro fisioterapista. Abbiamo lavorato sodo, tutti in modo diverso s’intende, ed abbiamo anche riso, pianto, ci siamo divertiti e abbiamo portato a casa un grande ricordo di questi giorni.
Sono a loro che devo il mio ringraziamento, oltre che ai gentilissimi padroni di casa della Texas Dreams Gymnastics Kim e Chris. A loro devo il mio ringraziamento per avermi fatto sentire, ancora una volta, uno di loro. Così diverso da loro eppure così vicino.
Io, fisico da mangiatore di hamburger e birra, accanto a loro così piccole e leggere, capaci di volare senza apparente sforzo. I loro allenatori, gente seria, abituata a lavorare sodo e a far rigare dritto, che mi hanno fatto riprendere e fotografare a stretto contatto e vicinanza e che hanno acconsentito anche a qualche mia idea strana (vedi verticali in aeroporto).
A quelle ragazze che in attesa del volo per casa si guardano sul cellulare il terzo episodio di FATE #RTT2020 (Sofia e Caterina nella foto sotto), a quelle ragazze che mi hanno rubato più volte la macchina fotografica per immortalare il mondo a modo loro!!
A tutte/tutti voi, grazie di avermi sopportato.
Grazie!!!