Delle ultime foto che ho scattato, quelle relative al Training Camp in Texas, una delle mie preferite è proprio questa qui. Lo devo ammettere, sono felice del risultato prettamente fotografico, il fuoco è giusto, la posa interessante e l’insieme a me pare funzionare bene. Ma c’è un backstage di questa foto ed è il motivo per il quale mi sono affezionato proprio a questa immagine.
Ve lo racconto: ero posizionato vicino alle parallele e stavo facendo le mie foto interessato al lavoro di apprendimento di Giorgia (la ginnasta) e del suo allenatore Marco. Stavano lavorando su un elemento che la ginnasta sta imparando e quel giorno le cose andavano così così.
Io sono pronto, indice sul tasto, posizione giusta e via parte la sequenza di foto mentre Giorgia eseguo lo “shapo-mezzo”… Ma le cose non vanno come dovrebbero e l’esecuzione è quasi completamente sbagliata. Allora arriva la richiesta dell’allenatore se potevo far vedere il video (io rispondo “sono foto ma ho la sequenza e dovrebbe essere interessante lo stesso”). Così Giorgia si avvicina, le faccio vedere le foto una dopo l’altra e si gira verso Marco. Lui le chiede “cosa hai sbagliato?” e lei gli risponde qualcosa che chiaramente io non ho capito!!! (che rabbia non essere un esperto di ginnastica!!!)
Quindi risale sulle parallele e io mi rimetto pronto per l’esercizio successivo. E lì arriva la “magia”: uno due e tre, tutto eseguito in modo molto molto migliore. Foto? Buona, davvero buona.
E nella foto io posso vedere tutto quello che è successo prima: l’atleta che prova e riprova un elemento nuovo che dovrà ripetere fino alla noia per farlo diventare bagaglio della sua crescita, del suo percorso sportivo. L’allenatore che dovrà insegnare fino alla noia quel movimento, correggendo, aiutando, migliorando giorno per giorno la sua atleta.
E per finire, da fotografo, mi piace che tutto questo sia dentro quell’immagine, quelle due persone, l’attrezzo, il volo, il sacrificio, l’impegno, l’aiuto, l’assistenza…
Good job Giorgia, Marco e… Filippo!!!